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Obbligo di raccolta differenziata dell’organico per tutti i Comuni

Con due anni di anticipo rispetto al resto della Ue, l’Italia introduce l’obbligo della raccolta differenziata della frazione umida, incluse le plastiche biodegradabili e compostabili, certificati EN 13432.

 

La disposizione, in vigore dal 1° Gennaio 2022, impone ai Comuni italiani di attivare un servizio di raccolta differenziata della frazione umida da attuarsi tramite contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati a norma UNI EN 13432-2002.

Insieme ai residui di cibo, dovranno essere raccolti anche gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, certificati EN 13432, per la trasformazione in compost: sacchetti in bioplastica, imballaggi di frutta e verdura, piatti, bicchieri e stoviglie monouso realizzate in materiale compostabile.

La misura è prevista nell’articolo 182 ter del decreto legislativo 152/2006 che recepisce in Italia la direttiva europea 2018/851 in materia di rifiuti. L’entrata in vigore di questo obbligo anticipa di ben due anni l’analogo impegno che sarà introdotto nel resto della Ue solo a inizio 2024.

L’obbligo sulla raccolta dell’organico e della plastica biodegradabile e compostabile è fondamentale perché:

– contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo complessivo di raccolta differenziata che, ricordiamo, deve essere pari almeno al 65% dei rifiuti urbani

– concorre a conseguire l’obiettivo di riciclo degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile pari almeno al 50% entro il 31 dicembre 2025.

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